Nata nella seconda metà del 1° secolo a.C. divenne l’ingresso principale della città. In passato era chiamata Porta Iovia, come il tempio di Giove che sorgeva poco lontano.
La porta era quindi dedicata alla divinità suprema del pantheon romano, considerato fonte di vita e sorgente di tutte le energie. In età medievale il nome della porta cambiò in Borsari, denominazione che deriva dai bursarii, ovvero coloro che riscuotevano i dazi delle merci in entrata e in uscita dalla città.